-
Articoli recenti
Commenti recenti
Doris Emilia Bragagn… su (nessuno parlò dei vestit… poetella su (nessuno parlò dei vestit… sebastiano su (nessuno parlò dei vestit… sebastiano su comunione tempodiVerso su comunione Archivi
Blogroll
- Pier Maria Galli
- Leda Moncalieri
- Il sasso nello stagno
- Neobar
- La casa senza tempo
- Anila Resuli
- Maria Allo – Nugae11
- Cristina Bove
- Poetarum Silva
- Passaggi d'anime
- Imma(r)gine
- Maria Allo – percorsi
- Il giardino dei poeti
- La dimora del tempo sospeso
- Stella d'occidente
- Scriveredischiena
- Marzia Alunni
- Briciole notturne
- Le vie poetiche
- Francesca Coppola
- La stanza di Nightingale
- Larosainpiù
- Sottovoce
- Antonella Taravella
- Orme del caos
- Conserviamo la poesia
- Mirella Ciprea Crepanzano
- Blumy Sotis
- Taglio di lama
- Voglio scrivere in silenzio
- Doris Emilia Bragagnini
- Pedro Ferreira
Sebastiano A. Patanè, nasce a Catania nel 1953 sotto l’acquario di febbraio. Fin da giovanissimo coltiva la passione delle lettere che comincerà a sviluppare con impegno negli anni ‘80 quando fonda il centro culturale e d’arte “Nuova Arcadia” salotto di poesia e sede di numerosi reading.Presente in diverse riviste ed antologie nazionali ed internazionali del periodo, alla fine degli anni 80,primi '90, dopo la separazione dalla moglie, abbandona la scrittura e comincia a viaggiare per il mondo. Quindici anni dopo, nel 2008, riprende a scrivere con l’intenzione di non smettere più.
Sue poesie sono rintracciabili su diversi autorevoli blog tra cui Poetarum Silva, La stanza di Nightingale, Larosainpiù, Il giardino dei poeti e Neobar. Nel 2010 la Clepsydra Edizioni di Anila Resuli ha pubblicato “Poesie dell’assenza” in E-book.
visite
- 6.453 visite
Meta
Archivi del mese: giugno 2013
(dammi un guardarti)
quel sorriso che s’apre sul giorno e traccia le cadute e le scale attorno al cerchio senza cancelli… respiro un mattino sulle calme dei fiori tra le tue mani e il resto dammi -ti prego- un guardarti
respiro
c’è un arbusto di cotogni lungo il cammino del vento e mi porta segni di bonacce attorno alla tua bocca lo stesso vento volerò basso in cerchi ma tu solleva il braccio
6,32
ecco, questo delicato aprirsi del mattino tra le rose e il tuo shampoo [dal cortile tentano caffè e pane caldo di superare il gradino] ancora un po’ qualche minuto
dormiveglia
aspetta, aspettami in quel luogo dove assieme alla parola cercando trovi le caverne che portano ai cuscini c’è un piccolo mare sotto il seno e si muove, e ingoia accogli il gesto nel roteare alberi prendimi -per favore- le mani
segreti
davvero i segreti mantengono il gusto sempre irrisolto del conoscersi [ma se dicessi -ascoltami- della poesia che si crea per togliere il velo alle sonorità dell’acqua o del mattino…] vieni ti parlerò del mio cielo e di come rientrano i … Continua a leggere
controluce
ascolta, senti questo lamentarsi di gerani sono ancora le sei del mattino e prima dell’acqua vorrebbero un sorriso affacciati ti prego ché dai capelli al passo ti attende il giorno continua la schiera di diamanti a farti controluce
Visuali
siamo vicini come costellazioni tra gli ulivi della sera [ascolta questo brusio di rose chiacchierone dicono di te di come segui con le mani il vento e di come leggi appassionata quella poesia che non sapevi parlasse di te] vedi … Continua a leggere
[se poi…]
c’è una voce che non smette di seminare clivie [poi, sai non valgono le giostre o i sotterfugi sono la bocca e i suoi dettagli che non mi lasciano andare] credo si possa accendere l’istante se poi uno sguardo copre … Continua a leggere
[cadute]
[alcuni sensi mi chiedono del brusio nel cortile parlano -dico e muoio- di lei e di come tutto è fermo in dormiveglia] la cintura delle rose si perde nell’esausta risposta e gli occhi attendono come le carte, il vento